La nostra esperienza trascolora, tra eccitazione e smarrimento, persa nelle malie allungate d’insignificanti appagamenti. E’ astratta da quel tramite sentimentale, cioè valoriale, attraverso cui appassionarsi veramente, indignarsi, prendere a cuore, avere cura, essere altruisti, tendere alla bellezza, ascoltare la vita, interrogare la morte, temere il sacro, ecc. Senza quel tramite scema la capacità di registrare la differenza tra il bene e il male, la qualità di un'azione (e la risonanza emotiva ivi sottesa), la sua gravità o la sua irrilevanza.